La grotta del Mago

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  1. Sibillina87
     
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    Ad Ischia, sul fianco sud est dell'isola si apre una grotta incantata.

    La sua magia va oltre la bellezza del luogo, che potrebbe rivaleggiare con la più famosa Grotta Azzurra di Capri, e si perde nelle brume del tempo. Nella nebbia di storie trasportate da naviganti che forse dall'antica Persia son giunti in quei luoghi, oltre che per fondare l'odierna Napoli, anche per divulgare i semi di una potente magia.
    Ma andiamo con ordine.
    La Grotta di cui andiamo a raccontare si chiama Grotta del Mago, ma perchè ha questo nome?
    Tra pareti rocciose a precipizio sul mare si apre una piccola caverna dove i pescatori trovavano rifugio durante le mareggiate.
    La leggenda narra che durante queste soste spesso apparisse un gigante con la barba bianca fluente, il Mago. Qualcun giurava di averlo visto accompagnato da splendide fanciulle, le ninfe acquatiche? Non si sa. L' acqua è sempre stata importante nella mitologia e nella magia e da questa sono sempre sgorgate divinità potenti o affascinanti come i maghi e le fate di acqua. Si sentivano anche voci misteriose.
    Generalmente, dopo la pioggia, la cattura del pesce riesce più agevole, ma i pescatori la attribuivano all'aiuto di quel misterioso spirito benigno.
    Di certo la Grotta del Mago sembra magica. Luogo di antichissimi culti solari, i primi esploratori del Novecento rimasero “ incantati dalla fosforescenza argentea che faceva scintillare le loro mani, accendendo bagliori diamantini negli spigoli delle rocce".
    Nel 1588 Iasolino la descrisse in questi termini:

    "Dopo il promontorio delli Cefaglioli segue l'altro detto dell'Aguglia e fra questi due si vede una grotta, o speco grandissimo, e luogo molto orribile, nel quale si può entrare con fragate grosse e possono starvi più vascelli piccioli, fatto credo dalla Natura maravigliosamente".

    Tralasciamo per un attimo il riferimento alle dimensioni delle fregate e dei vascelli che sembrano irreali rispetto alla odierna ampiezza della grotta, ma su cui ritorneremo.

    Risaliamo ora alle fasi della sua scoperta perchè possiamo parlare di vera e propria scoperta, alla Indiana Jones.
    Nell'estate del 1932, infatti, due tedeschi, avvinti dal fascino della grotta, la esplorarono accuratamente e notarono un cunicolo ostruito da massi che sembrava portare verso qualcosa di non ben definito ma da cui filtrava una tenue luce.
    Ed infatti, rimossi i massi, riuscirono con grandi sforzi a procedere con una piccola imbarcazione lungo questo cunicolo fino ad arrivare in una nuova grotta.
    "Attoniti per l'inaspettata scoperta, i violatori del mistero erano soprattutto incantati dalla fosforescenza argentea che faceva scintillare le loro mani in funzione di remi e la chiglia del battellino, accendendo bagliori diamantini negli spigoli delle rocce; ma non riuscirono a stabilire se questa fosforescenza fosse veramente l'unica sorgente luminosa da cui la visibilità derivava".
    I due scoprirono anche un altro cunicolo, "in fondo al quale suonava - ampliata dagli echi della caverna - l'onda della marea che sospingeva contro la costa lievemente degradante una piccola massa di ciottoli scintillanti (...)".

    Abbiamo quindi trovato il Mago dalla barba argentea ed anche la sua voce ?
    Dopo questa scoperta furono effettuati vari lavori per permettere un più agevole accesso: fu costruita una passerella con ringhiera tra le due grotte, si portò l'illuminazione per aumentare la visibilità ed anche una zattera per una rudimentale ma affascinante navigazione.
    Per il riverbero argenteo della luce sull'acqua, fu chiamata Grotta d'argento in opposizione anche alla Grotta Azzurra di Capri.

    In un primo tempo tutti reputarono che la grotta fosse d'origine naturale ma successivi studi fecero pensare che "quella fosse stata, in tempi preistorici, un tempio dedicato al culto solare".
    Cioè si ritenne che la grotta fosse opera umana, adibita in tempi preistorici a luogo di culti magico-religiosi e, più precisamente, solari.
    Inoltre possiamo ritenere che in origine la grotta fosse molto ampia, riconsiderando come affidabile: l'affermazione del Iasolino che, ricordate, parlava di "grosse fregata e piccoli vascelli che potevan stare al suo interno"; i famosi fenomeni di bradisismo della zona; l'esistenza di un cunicolo il cui accesso era ostruito da massi.

    Il fenomeno di luminescenza dell'acqua, poi, non poteva che rendere l'ambiente il luogo ideale per culti religiosi e esoterici, presumibilmente nei tempi concomitanti con il diffondersi in europa dei culti solari provenienti dall'oriente.
    Non scordiamoci, infine, che la zona è un punto chiave d'incontro di forze magiche (e la chiave è uno dei simboli del culto Mitriaco, solare, proveniente dall'oriente).

    Ma allora è forse possibile che un mago si fosse insediato in quei luoghi, d'altra parte prossimo ad altri luoghi magici abitati da ben più famose maghe omeriche.
    Questa grotta, nel corso dei secoli, ha spesso cambiato nome: Grotta del Mago, Grotta d'Argento, Grotta del Sole, Grotta di Terra, Grotta di Bordo, Grotta del Tisichiello, ma ha sempre mantenuto la sua aurea magica, con il suo argenteo fenomeno e la sua pittoresca struttura e storia.

    Se andate ad Ischia, non perdetevi la Grotta del Mago, potete raggiungerla facilmente con un’imbarcazione presa a nolo od anche con un gommone. Come nella Grotta Azzurra fatevi cullare in un ambiente da sogno.




    http://www.luoghiemisteri.it/Luoghiemister...71/Default.aspx
     
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